Immaginate una città nel cuore dell'autunno, le foglie rossicce che decorano i lunghi viali e una leggera velatura di foschia. Poi lo sguardo naufraga in un piccolo bistrot dal sapore un po' bohémien, con vetrate colorate, arredamento in legno scuro e luce fioca ma calda. Immaginate un piccolo gruppo di ascoltatori con le orecchie tese attorno a un personaggio un po' ombroso ma dal sorriso ironico. Un personaggio che canta personaggi e storie, forse poesie, col piede appoggiato a uno sgabello per reggere la chitarra con la gamba e con gli occhi socchiusi per intravedere le scene che descrive.
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